Luigi – operato nel 2008

Sono Campano, 44 anni, impiegato, laureato in economia, coniugato con figlia, miope da quando avevo ventidue anni. Mi rivolgo subito ai lettori nuovi e vecchi di questo sito per sconsigliare questo intervento, dallo scrivente subito nel settembre/2008 (PRK-miopia, sx -3.25, dx -3.50). Non credete a quello che vi dicono i chirurghi del laser !!!! Esistono altre soluzioni oltre al laser. Anch’io, come tanti, pensai, ormai i laser sono evoluti, sono complicanze rare quelle del consenso informato, a me non capiterà, adesso c’è il custom cornea, adesso c’è il wave front, il laser femtosecondi, etc. Anch’io chiesi in giro come era andata l’intervento laser a dei conoscenti: tutti mi hanno risposto, TUTTO A POSTO, NIENTE! Quel “niente” che con il tempo ho scoperto nascondeva la vergogna/timore di parlare con gli altri dei danni subiti dal laser, ma anche omertà.

Mi sono ritrovato in MECCANISMO ECONOMICO dove questi chirurghi riescono a guadagnare in una sola mattinata anche 5/6 mila euro e dove, se a qualcuno va male, c’e l’assicurazione che interviene, dove per una causa legale ci vogliono 12/15 anni e alla fine finisci che vorresti ammazzare anche l’avvocato. La mia storia/calvario comincia con una rinoplastica estetica. Voi penserete cosa centra la rinoplastica con la chirurgia refrattiva? Nel 1988, all’età di 23 anni, decisi di sottopormi ad un intervento per modellare il naso a Roma presso la clinica V……. S…….. Immediatamente dopo l’intervento incominciai ad accusare seri problemi respiratori, soprattutto quando ero di lato, a letto, (in decubito), e anche una intolleranza agli occhiali. Gli occhiali, a causa della riduzione delle ossa laterali e del dorso, mi infastidivano molto, soprattutto quando si infiammava il naso. Solo con il tempo mi è stato possibile trovare degli occhiali leggeri e sottili che riducevano tale intolleranza, anche le lentine non le tolleravo. Gli occhiali sono riuscito a sopportarli per 23 anni. Incominciò per me il vagabondare tra gli OTORINI luminari, durata 10 anni, i quali diagnosticavano erroneamente sempre una semplice infiammazione che rendeva difficile la respirazione (ipertrofia dei turbinati). Solo dopo undici anni per la prima volta mi venne diagnosticato un serio e grave danno alla valvola nasale, per eccesso di asportazione di cartilagini alari e triangolari e delle ossa nasali. Sempre durante questi anni venni a sapere che questo danno alla respirazione nasale aveva creato i presupposti per soffrire di un’altra grave patologia respiratoria notturna e per la quale è prevista una invalidità notevole, riconosciuta dal consulente del tribunale, in nesso causale, che per riservatezza evito di descriverla.

Successivamente dopo quasi vent’anni incominciai a non poterne più dei problemi respiratori degli occhiali che mi innervosivano. Mi convinsi (o meglio speravo) di voler cambiare vita. Quella speranza che mi offuscava la mente, una forma di autosuggestione, di autoipnosi indotta da una serie di valutazioni errate; METTI NELLA BILANCIA SOLO I TUOI SASSOLINI MA DIMENTICHI GLI ALTRI SASSOLINI NELLE MANI DEL GATTO E LA VOLPE. Questo desiderio di cambiare vita venne suffragato da un testo di psicologia del lavoro che consigliava di avere nel lavoro, tra tante cose, una buona verbalità, di essere coraggiosi, di rischiare: quella verbalità, quella libertà, frustrata da un naso distrutto, da una respirazione difficoltosa e da intolleranza agli occhiali.

Incominciò per me a farsi strada nella mia mente l’idea di liberarmi degli occhiali di liberarmi di una pessima respirazione giornaliera e notturna, per dare una nuova impronta alla mia vita. QUEL TESTO DI PSICOLOGIA AVEVA SPOSTATO I MIEI EQUILIBRI INTERIORI. Dissi a me stesso: cosa stai facendo, stai pensando nuovamente ad un intervento di chirurgia estetica, sei impazzito? Per anni ho sempre pensato non mi sottoporrò mai più ad un intervento di tipo estetico, mi creeranno altri danni e problemi! Ma purtroppo l’idea del laser e del reintervento di rinoplastica ricostruttiva si era impossessato di me.

Francamente nonostante l’esperienza negativa della rinoplastica avevo veramente sottovalutato l’intervento laser, lo intesi come una passeggiata. Oggi non lo rifarei neanche morto. Non ne potevo più di questa situazione. Vivevo costantemente un conflitto interiore: continuare a vivere come vivevo da circa 23 anni oppure rischiare e cominciare una nuova vita? GUARDARE LO STESSO MONDO CON OCCHI DIVERSI (occhiali) O GUARDARE UN MONDO DIVERSO CON GLI STESSI OCCHI (danneggiati dal laser)? Andai anche presso l’oculista dell’università di S….., dove mi venne sconsigliato, anche per la presbiopia, direi che più di averne percepito la pericolosità ne percepii la fattibilità. Niente da fare decisi comunque di liberarmi dei problemi respiratori e degli occhiali.

Incominciai con l’intervento laser PRK 09/2008. Sono Passato all’intervento multiplo della respirazione giornaliera e notturna, il febbraio/2009.