Igor – operato nel 2008

Ciao a tutti, mi chiamo Igor sono di Vinadio (Provincia di Cuneo) ed in società con mia sorella gestisco un bar più affittacamere, sono qui per raccontare la mia avventura o meglio disavventura nella brillante idea di sottopormi ad un operazione laser per togliere definitivamente l’uso di occhiali e di lenti a contatto.
Tutto ha inizio a gennaio 2008, dopo molte ricerche su internet per documentarmi sulle procedure, i rischi, il post operatorio, io e mia sorella con lo stesso problema di vista ci mettiamo in contatto con un oculista il quale ci invita ad una visita di controllo dove valuterà la possibilità di intervento e ci spiegherà le procedure da seguire se decidessimo di sottoporci all’operazione.

Dopo averci visitato avendo tutti e due un visus naturale di circa 8/10 siamo stati ritenuti idonei all’internevo. Secondo l’esperienza del “luminare” siamo in condizioni ottimali per intervenire con il laser ad eccimeri, tecnicamente chiamato PRK, la disepitelizzazione “raschiamento della cornea” sarà molto lieve, ci racconta delle sue mille e più operazioni assolutamente tutte riuscite anche su persone che a differenza nostra, avevano carenze di 5/6 diotrie dove il raschiamento era decisamente più importante, che il rischio di non riuscita dell’intervento era praticamente inesistente e di sottoporci al trattamento da lui eseguito in una clinica con macchinari assai più moderni e tecnologicamente più avanzati di quelli disponibili nelle cliniche della provincia cuneese.

Ci invita a sottoporci ad un orbscan “mappa corneale” dove rileverà il preciso spessore corneale, per poi ritornare nel suo studio ricontrollare tutto e programmare le date dell’intervento, alla suddetta visita ci da un foglio riguardante la terapia di colliri pre e post intervento dicendoci che se saremmo tranquillamente potuti andare all’appuntamento per l’operazione guidando o io o mia sorella che non era necessario farci accompagnare (nonostante i circa 150 km di distanza) in quanto molti pazienti arrivano in moto fanno l’intervento e se ne vanno come se niente fosse.

Il lunedì 31 marzo alle ore 12,00 ci presentiamo al Centro Medico, fortunatamente ci offre di accompagnarci un amico, ci troviamo in 6 o 7 persone tutte in attesa del professore che arriva mezzora dopo, firmiamo il consenso informativo ed inizia subito gli interventi da mia sorella, io sono il secondo e via via tutti gli altri, in un tempo record di neanche 10 minuti a testa, 2 gocce anestetiche pre intervento, le lenti a contatto LAC messe subito dopo l’operazione da tenere fino al venerdì alla prossima visita di controllo ed in un ora passa tutti allo scannatoio, prima di congedarci saldiamo la parcella pattuita, una parte in contanti e l’altra con assegno bancario, a detta sua ci fornirà regolare fattura nelle visite di controllo successive.

Usciti dalla clinica, ringrazio dio di aver accettato il passaggio dal mio amico, gli occhi bruciavano da morire a tutti e due e la luce del sole nonostante gli occhiali scuri comprati appositamente per il post operatorio era insopportabile, sarebbe stato assolutamente impossibile guidare, il bruciore va via via affievolendosi ed entro sera mia sorella non ha quasi più fastidio, io invece all’occhio destro ho lo stesso dolore persistente senza alcun segno di affievolimento. Dopo aver passato la notte insonne il mattino seguente mi presento nello studio del dottore, ho l’occhio sinistro leggermente arrossato mentre l’occhio destro e di un colore rosso scuro violaceo ed il dolore non si attenua neanche a morire, la sua diagnosi e che se mia sorella non ha dolore come è possibile che io senta tutto quel male? Che il rossore presente è normale e mi rispedisce verso casa in modo per lo meno non gentile e facendomi capire di non piagnucolare vi garantisco che il dolore era forte per quello ho deciso di andare a farmi controllare.

Il dolore non persiste neanche un secondo passo le giornate in camera allo scuro la luce è insopportabile il mercoledì sera nel centro della pupilla compare un minuscolo puntino bianco chiamo telefonicamente il dottore per comunicarglielo e per dirgli che il dolore e forte e persistente, la sua risposta è: la lente a contatto e da lasciare per 4 giorni ma se proprio il dolore è insopportabile se la tolga da solo!

Resistiamo fino al venerdì giorno di asportazione delle lenti, ci presentiamo nel suo studio dove interviene all’asportazione delle lenti e li tutto pieno di se mi dice: certo Igor che hai sempre male ti è uscita un infezione e partiamo subito con una cura di colliri e pastiglie antibiotiche per contrastare il fenomeno, ci diamo appuntamento per il martedì seguente nello studio cuneese per accertare il sicuro miglioramento di quella piccola complicanza insorta, ci congeda assicurandoci dell’assoluta non gravità della cosa ed io ritorno verso casa oramai convivendo con il mio occhio dolorante ed ipersensibile alla luce.